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Una bella iniziativa della Nasa ha permesso in questi ultimi mesi di godere dello spettacolo della terra che scorre lentamente sotto i nostri occhi, in sequenze (specialmente notturne) di incredibile suggestione che mi hanno fatto pensare ad una poesia di Ingeborg Bachmann (Nachtflug ... vedi sotto). Si tratta di video che circolano in moltissime versioni su You Tube e Vimeo, tutte ricavate dal materiale fotografico scattato da un austronauta a circa 300 km di altezza ! dal 15 al 19 settembre i video nelle varie versioni hanno toccato un milione di visualizzazioni (fonte: Huffington Post del 19 settembre 2011). Tra le versioni più belle quella dello scenografo e videomaker tedesco Michel Konig, che ha elaborato in maniera superba il materiale.della NASA. E' stato un pò più faticoso risalire all'origine dell'eccezionale materiale fotografico. La storia in breve è questa: durante il suo soggiorno di 6 mesi (terminato da poco) a bordo dell'ISS (international Space Station) l'astronauta Ron Garan ha ricevuto via mail un suggerimento dalla sua insegnante di fotografia alla Nasa, Katrina Willoughby: perchè non provare la tecnica del "time lapse" o passo uno, lassù nello spazio ? La tecnica consiste nello scattare fotografie ad intervalli di tempo regolari (gli intervalli possono variare da pochi secondi a parecchie ore: in questo caso l'intervallo è stato generalmente di tre secondi); poi si montano questi fotogrammi (con l'aiuto magari di piccole dissolvenze o altri accorgimenti) in un video che scorre a 25 ftps, simulando il movimento della camera o del soggetto o di tutti e due (come in questo caso). La storia è raccontata da Ron Garan nel suo blog "Fragile Oasis" (dove la fragile oasi è ovviamente la nostra madre Terra). L'astronauta ha esposto l'idea a Peter Gabriel in una conversazione "spaziale" ed ha ottenuto il permesso di usare un paio di sue canzoni ("Downside up" e "Down to Earth"). Questa semplice serie di eventi è stata poi più o meno deformata nella concatenazione dei rimandi tra un blog e l'altro. Ad esempio la macchina fotografica usata, una rispettabile Nikon D3S è diventata in alcuni post una "speciale camera in grado di scattare in basse condizioni di luce" oppure "camera con abilità di ripresa in basse condizioni di luce". In realtà Ron Garan ha effettuato delle semplici operazioni fotografiche, spiegate da lui stesso nel post già citato, operazioni banali ma che nella "nebbia" generale che circonda spesso la fotografia, proprio perchè se ne parla tanto, sono diventate quasi magiche: scelta dell'inquadratura, scelta della focale (grandangolo), impostazione degli ISO (1.000 e oltre), impostazione del diaframma (tutta apertura) e del fuoco (tutto in modalità manuale). Questo perchè la fotografia (digitale o no) necessita di studio e ragionamento; se si bypassano queste fasi, si ottengono comunque risultati corretti grazie agli automatismi, ma il tutto finisce lì ...
due o tre cose da sottolineare
1 L'austronauta Ron Garan ha avuto l'idea che fosse possibile realizzare questo tipo di riprese dopo aver frequentato un corso di fotografia alla NASA (ebbene sì la fotografia è tra le materie obbligatorie di studio per gli astronauti). Grazie a questa tecnica, dice l'Autore, è stato possibile condividere la sensazione dell'astronauta durante il suo sorvolo del Pianeta terra, cosa che non era stata possibile conle normali fotografie per quanto spettacolari.
2 La Nasa ha messo a disposizione di tutti, gratutitamente, tutto il materiale in bassa o alta risoluzione, consistente in centinaia di frames in formato JPG, suddivisi in cartelle zippate, per soggetto (cioè per percorso di sorvolo).(Image Science and Analysis Laboratory, NASA-Johnson Space Center. "The Gateway to Astronaut Photography of Earth")
3 Le rielaborazioni apparse in rete fanno pensare ad una "comunità" di autori... Ron Garan ha innescato il processo, ed ha lui stesso elaborato dei video dalle sue sequenze fotografiche, ma chiunque può scaricare le cartelle zippate con le immagini originali e divertirsi come gli pare.
- Image Science and Analysis Laboratory, NASA-Johnson Space Center. "The Gateway to Astronaut Photography of Earth"
*Nacthflug
Unser Acker ist der Himmel / im Schweiss der Motoren Bestellt / angesichts der Nacht, / unsere Einsatz des Traums - ( ....)
Volo Notturno
Il nostro podere è il cielo / coltivato col sudore dei motori / al cospetto della notte / con il sacrificio del sogno - (...)
(Ingeborg Bachmann, Nachtflug - da Poesie, edizioni Tea 1996 / Piper Verlag 1978 - traduzione di Maria Teresa Mandalari)