Testi » Mostre » Scheda Articolo

A cura di Stefano Simoncini e Riccardo Venturi
Inaugurazione 30 marzo ore 18.30
Dal 30 marzo al 21 aprile, alle Officine
fotografiche di Roma, la mostra “Time
for rebels–Look&Loop 2012”. Quaranta scatti d’autore, dalla primavera
araba a Occupy Wall Streeet, pubblicati nell’ultimo anno dalla rivista Loop,
per raccontare gli scenari più caldi del pianeta.
Dalla primavera araba ai riots europei, passando per gli occupy di tutto il pianeta, il movimento globale dai mille volti si è fatto portavoce della rabbia degli esclusi. La nuova collettiva di Loop “Time for rebels” racconta questo scenario, con la forza simbolica di immagini straordinarie, catturate da grandi autori e giovani promesse. Oltre 40 foto comporranno un atlante dei conflitti e delle rivolte che attraversano il pianeta: una panoramica sulla crisi globale e la crescente esclusione di classi sociali e interi popoli. In mostra nella cornice di Officine fotografiche dal 30 marzo al 21 aprile.
Il percorso parte dai giovani protagonisti della primavera araba, nello sguardo partecipe di Yara Nardi dalla Tunisia, passando per il volto più crudo della sollevazione raccontato dall’esclusivo e impressionante fotoreportage in bianco e nero sulla guerra in Libia di Riccardo Venturi (World Press Photo nel 1996 e 2011). Negli scatti del giovane Christian Tasso invece prende forma il deserto rosso dove il popolo Saharawi da 40 anni conduce la sua epica lotta separatista contro la monarchia marocchina.
Un altro popolo in perenne stato di rivolta è quello palestinese, che vive una stagione difficile anche a causa delle sue divisioni interne, Giorgio Palmera ce ne racconta il futuro possibile, cogliendo i tratti più significativi delle giovani generazioni, tra Cisgiordania e Gaza, schiacciate tra Israele e Hamas, eppure ancora piene di speranza.
Il desiderio di ribellione che contagia l’Occidente è invece descritto da Michele Palazzi (Project Launch Award del Center Santa Fe), che ci introduce con ironia tra i mille volti e gli slogan di Occupy Wall Street, e da Cristina Mastrandrea, con la meno famosa Occupy Tel Aviv. La crisi e i conflitti italiani si manifestano con due volti contrapposti: le facce più grottesche del declino berlusconiano, colte con amaro sarcasmo da Simone Donati, e le violenze di piazza a Roma del 15 ottobre scorso, ritratte da Alessandro Penso (Project Launch Award del Center Santa Fe). Una rivolta singolare è quella contro l’inquinamento elettromagnetico prodotto nella Capitale da Radio Vaticana, a cura di Ruggiero Delfini.
Il tempo rallenta quando si parla di esclusione sociale, e a rappresentarla emblematicamente viene esposto un intensissimo lavoro di Fabio Cuttica (World Press Photo 2011) che ci porta in Messico nel logoro Hotel Migrante, dove gli espulsi dagli Stati Uniti approdano come naufraghi in pieno deserto.
La mostra non racconta soltanto conflitti di oggi: una sezione sarà interamente dedicata alla memoria di quelli meno recenti, che hanno segnato l’avvio di un ampio ciclo storico. Ecco allora le struggenti madri di Srebrenica, di Giuseppe Chiantera, Alessandro Ciccarelli e Danilo Palmisano, o il caos sociale dell’Argentina post default, con uno splendido e poco noto reportage di Valerio Bispuri.
La mostra, che raccoglie foto pubblicate nel corso degli ultimi 12 mesi dalla rivista Loop (dal n.° 12 al 17) diretta da Luciano Ummarino, è curata da Stefano Simoncini, con la direzione artistica di Riccardo Venturi.
Nel corso della rassegna ad Officine fotografiche si svolgeranno anche tre dibattiti promossi dalla rivista: il 5 aprile è in programma un dibattito sulla Roma che verrà e sul progetto di inchiesta globale sulla città promosso da Loop; il 12 aprile una conferenza sui popoli Saharawi e palestinese; il 21 aprile, in occasione del finissage, verrà presentato l’ultimo numero della rivista, dedicato alle guerre digitali.
Info mostra
Time for rebels
dal 1 al 21 aprile 2012
dal lunedì al venerdì ore 10- 13/ 15-19.30
Per ulteriori informazioni
http://officinefotografiche.org