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Incanto (Fotografia Europea – Reggio Emilia, 7/9 maggio 2010. Mostre fino al 13 giugno) - LE MOSTRE
Autore: Fotografia Europea - Pubblicato il 11/03/10 - Categoria Mostre
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A Reggio Emilia
la quinta edizione di Fotografia Europea: conferenze, incontri, workshop, reading, proiezioni, installazioni video e spettacoli affiancano la consueta offerta espositiva dislocata in oltre 200 tra sedi istituzionali e altri luoghi cittadini.
Cuore della rassegna, che quest’anno ha scelto come tema chiave l’Incanto,
l’omaggio al grande fotografo Man Ray.
Le mostre proseguono fino a domenica 13 giugno

LE ESPOSIZIONI

Omaggi, mostre personali, produzioni e progetti sono i quattro filoni in cui si articolano anche le esposizioni del 2010, visitabili fino a domenica 13 giugno nei luoghi d’arte e cultura più suggestivi della città (Musei Civici, Chiostri di San Domenico, Galleria Parmeggiani, Palazzo Casotti, Spazio Gerra, Sinagoga, Museo dei Cappuccini). Alle mostre istituzionali si affianca anche quest’anno il Circuito Off, la sezione libera, indipendente e autonoma di Fotografia Europea che registra una significativa crescita toccando la cifra record di più di 200 mostre (rispetto alle 150 del 2009), con numerosi interventi collaterali: l’immagine fotografica, di autori affermati e non, si integra con gli spazi cittadini grazie ad allestimenti realizzati nelle gallerie d’arte, nei bar, nei ristoranti, nelle librerie, in appartamenti  e negli spazi commerciali della città.

Omaggio a Man Ray
Evento di spicco della quinta edizione di Fotografia Europea è l’omaggio al grande fotografo dada e surrealista Man Ray (Filadelfia 1890 – Parigi 1976), realizzato in collaborazione con la Fondazione Marconi di Milano. La retrospettiva copre l’intero arco del percorso creativo dell’artista, dagli anni Venti agli anni Cinquanta, celebrando il suo sguardo visionario e ipnotico, in grado di trasfigurare tutto ciò su cui si posava, spaziando da una forma d’espressione all’altra, dalla pittura, alla creazione di oggetti alla regia d’avanguardia.

Le mostre personali
Per la sezione relativa alle mostre personali, sono quattro gli autori selezionati per l’edizione 2010 di Fotografia Europea: l’eclettico Mark Borthwick, film-maker, musicista e fotografo inglese noto soprattutto nel settore della fotografia di moda ma artista a tutto campo, che ha lanciato un nuovo approccio alla fotografia fashion, grazie a una sua poetica fatta di scatti intimi e analogici,  spesso sovraesposti, e di continui rimandi tra natura, capo di vestiario, persona, luce; Ange Leccia, artista francese attivo fin dagli anni Ottanta negli ambiti della fotografia e del video, forme d’espressione attraverso cui esplora e sfida il sottile discrimine tra video documentario e amatoriale e prodotto estetico dagli effetti delicati e nuovi; Alessandra Spranzi, tra le più brillanti autrici italiane che utilizza il mezzo fotografico per una ricerca incentrata sulle situazioni più quotidiane e comuni ma dai risvolti surreali e perturbanti, raccontando una visione altra o alterata della realtà e il nostro stupore di fronte ad essa; e Richard Wentworth, tra i più significativi scultori del panorama inglese, impegnato dagli anni Settanta nella realizzazione di un work in progress fotografico sulle “sculture di ogni giorno”.

Le produzioni
Secondo una formula ormai consolidata della rassegna, anche Fotografia Europea 2010 propone alcune produzioni originali di artisti europei, chiamati a offrire la loro personale interpretazione iconografica del tema chiave dell’edizione.
Francesco Jodice, fotografo di fama internazionale particolarmente sensibile al tema della natura mutevole della città contemporanea nelle sue relazioni tra le persone e le “pietre” – termine a cui l’artista ricorre per indicare le realtà “solide” urbane come architetture, infrastrutture, tecnologie – è autore di un progetto voluto da Car Server insieme al Comune di Reggio Emilia, a cura di Marinella Paderni, dedicato al tema della mobilità e all’evoluzione dell’automobile da bene a servizio: una serie di grandi fotografie in cui l’automobile, ritratta in scala 1:1, incarna la sua realtà di “luogo” dove trascorriamo parte della nostra vita e dove impariamo a percepire il paesaggio, cogliendo i cambiamenti veloci dell’ambiente e dei contesti attraversati.

Nell’ambito del progetto europeo SETSE (Seeing European Culture Through a Stranger's Eyes) viene presentata la ricerca svolta dal fotografo francese Alain Willaume a Reggio Emilia: La parte in comune + Rumori di un banchetto gioioso. Alain Willaume coinvolge numerose famiglie che hanno aderito al progetto e le ritrae durante e subito dopo il momento del pasto, concentrandosi sui rituali domestici quotidiani e chiedendo poi ad ogni membro della famiglia di prendere distacco dalla realtà e di ricercare una concentrazione interiore. In mostra anche una selezione di fotografie estratte dagli album delle famiglie che hanno preso parte al progetto e da una selezione di immagini dagli archivi storici del Comune, in collaborazione con la Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia e Anne Testut.

Progetti
L’offerta espositiva della quinta edizione di Fotografia Europea è arricchita da una selezione di progetti speciali a cui partecipano numerosi fotografi reggiani come Alessandro Rizzi, Sonia Panciroli, Elisa Pellacani, e giovani talenti italiani e stranieri come Maurizio Agostinetto, Alessia Bernardini e l'olandese Machiel Botman. Di grande impatto sono gli scatti del fotografo inglese Kevin Cummins, che dagli anni Settanta ad oggi ha realizzato ritratti di alcuni dei più acclamati musicisti della scena indipendente britannica, come Joy Division, The Clash, Sex Pistols, R.E.M., U2, Patti Smith, Marc Bolan, David Bowie, Mick Jagger, Oasis.

All’insegna dell’obbiettivo primario della rassegna, da sempre sensibile alle nuove tendenze della scena fotografica internazionale, l’offerta espositiva di Fotografia Europea 2010 comprende diversi mostre collettive, che riuniscono i prodotti della ricerca fotografica di più autori delineando percorsi articolati e originali di interpretazione dei più svariati ambiti della realtà. Al di là delle apparenze opache, a cura di Gigliola Foschi, propone opere di autori affermati ed emergenti: Nunzio Battaglia, Maggie Cardelús  (Spagna-Stati Uniti), Martina Della Valle, Martina Dinato, Thomas Flechtner (Svizzera), Pierluigi Fresia, Francesca Grilli, Daniele Lira, Claudia Losi, Esko Männikkö (Finlandia), Lala Meredith-Vula (Bosnia Erzegovina), Jari Silomäki  (Finlandia), Pio Tarantini, Davide Tranchina, Devis Venturelli, Dubravka Vidovic (Croazia), Thomas Wrede (Germania); la collettiva degli otto fotografi - György Gáti (Ungheria), Simona Ghizzoni (Italia), Alain Willaume (Francia), Vanessa Pastor (Spagna), Martti Kapanen (Finlandia), Tomasz Galecki (Polonia), Georgios Makkas (Grecia), Petra Cepková (Slovacchia). – che hanno preso parte al progetto europeo SETSE (Seeing European Culture Through a Stranger's Eyes); una selezione di scatti di  Dita Pepe, Léa Crespi e Rob Hornstra, i tre vincitori della prima edizione del concorso internazionale di fotografia industriale promosso da GD4PhotoArt, affiancati dai quattro vincitori della seconda edizione del concorso.

A uno dei maggiori protagonisti dell'astrattismo italiano, Luigi Veronesi, appartiene invece la collezione di fotografie, grafica e libri d’artista nata dall’attività di ricerca e promozione della direttrice della Galleria Martano di Torino, Liliana Dematteis, oggetto dell’esposizione e della donazione alla Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.

Completa il programma della rassegna il progetto sul quartiere Santa Croce di Reggio Emilia, artisticamente vivisezionato da un gruppo di autori composto da Fabrizio Cicconi, Lorenza Franzoni, Mirella Gazzotti, Pietro Iori, Manuela Pecorari e Alessandro Scillitani.

Tutte le foto delle opere in mostra sono presenti – insieme ai vari contributi critici dei curatori e ai testi dei reading degli autori invitati - nel catalogo pubblicato da Electa e disponibile per l’inaugurazione della rassegna.

[Immagine: Man Ray, Noire et Blanche, 1926. Fotografia new print, stampata nel 1980 da negativo originale del 1926. 18 x 23,5 cm]
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