Testi » Riflessioni » Scheda Articolo

piacere del gusto
Autore: maurizio lodi
- Pubblicato il 11/09/08 - Categoria
Riflessioni
La giornata inizia come per tutti gli altri per un fotografo di food.
food significa cibo ed è il mio mestiere: fotografo pietanze.
La mattina arrivo in studio dove è arrivato da poco il mio assistente. La nostra cuoca, che si chiama home economist, è per ortolani e bancarelle del mercato.
a volte dopo l'aroma del cappuccino e della brioche del bar devo affrontare un arrosto sfrigolante o qualche operazione terribile come la spellatura dell'anguilla.
sono brutti momenti!
si lavora sodo, come nelle cucine dei ristoranti, ma invece che soddisfare centinaia di palati dobbiamo ingolosirne molti di più.
tutti i nostri sforzi sono tesi a dare il tocco finale alla ricetta che comparirà sulle migliori riviste di cucina o al prodotto che verrà promosso con una campagna stampa.
lavoriamo in studio ma ci capita anche di lavorare per grandi chef nei loro ristoranti.
da noi, purtroppo, gli alimenti che non si vedono ( sale, zucchero...) spesso vengono per così dire dimenticati e la pasta ed il riso sono in genere poco cotti.
quando però ci vogliamo trattare bene facciamo tutto come si deve ed assaggiamo i piatti più golosi.
al momento dello scatto fotografico la disposizione del cibo ed il trattamento della superficie devono essere molto curati.
l'operazione richiede concentrazione e tempismo: ad esempio, i soufflè si sgonfiano e i gelati si sciolgono, ma per loro abbiamo dei trattamenti speciali.
le luci sono già state preparate e l'allestimento approntato secondo le indicazioni.
il rito dello scatto si svolge in un 125esimo di secondo.
se siamo stati bravi la nostra fotografia porterà con se le nostre emozioni e suggerirà al piacere degli occhi il piacere del gusto.
Maurizio Lodi - studio Ubik
www.ubikmauriziolodi.it
www.ubikphoto.eu/blog
fotografo associato alla associazione professionale Tau Visual
food significa cibo ed è il mio mestiere: fotografo pietanze.
La mattina arrivo in studio dove è arrivato da poco il mio assistente. La nostra cuoca, che si chiama home economist, è per ortolani e bancarelle del mercato.
a volte dopo l'aroma del cappuccino e della brioche del bar devo affrontare un arrosto sfrigolante o qualche operazione terribile come la spellatura dell'anguilla.
sono brutti momenti!
si lavora sodo, come nelle cucine dei ristoranti, ma invece che soddisfare centinaia di palati dobbiamo ingolosirne molti di più.
tutti i nostri sforzi sono tesi a dare il tocco finale alla ricetta che comparirà sulle migliori riviste di cucina o al prodotto che verrà promosso con una campagna stampa.
lavoriamo in studio ma ci capita anche di lavorare per grandi chef nei loro ristoranti.
da noi, purtroppo, gli alimenti che non si vedono ( sale, zucchero...) spesso vengono per così dire dimenticati e la pasta ed il riso sono in genere poco cotti.
quando però ci vogliamo trattare bene facciamo tutto come si deve ed assaggiamo i piatti più golosi.
al momento dello scatto fotografico la disposizione del cibo ed il trattamento della superficie devono essere molto curati.
l'operazione richiede concentrazione e tempismo: ad esempio, i soufflè si sgonfiano e i gelati si sciolgono, ma per loro abbiamo dei trattamenti speciali.
le luci sono già state preparate e l'allestimento approntato secondo le indicazioni.
il rito dello scatto si svolge in un 125esimo di secondo.
se siamo stati bravi la nostra fotografia porterà con se le nostre emozioni e suggerirà al piacere degli occhi il piacere del gusto.
Maurizio Lodi - studio Ubik
www.ubikmauriziolodi.it
www.ubikphoto.eu/blog
fotografo associato alla associazione professionale Tau Visual