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Acqua Viva
Autore: Dulce Sangalli
- Pubblicato il 05/02/10 - Categoria Natura
Acqua Viva
Per uno specchio in divenire
di Tatiana Dulce Sangalli
“L'istante dopo, Alice passava attraverso lo specchio e vi saltava agilmente dentro. [..]
…’Che divertimento sarà, quando mi vedranno attraverso lo specchio e non potranno toccarmi!” (Lewis Carroll, Attraverso lo specchio)
L’acqua è la molecola piu’ comune sia negli organismi viventi che nell’ambiente, è all’origine della vita sul pianeta e la base di ogni forma vita, il 99% delle molecole umane sono composte d’acqua ed essa costituisce il 60% della nostra massa cellulare.
L’acqua è il primo specchio in cui l’essere umano si è riflesso, in qualche modo è lo specchio primitivo della realtà; riceve un’ immagine e la restituisce trasformata rimandando l’oggetto riflesso ad altro da ciò che è. Si può affermare che l’acqua trasforma la realtà attraverso la sua superficie.
Lo scienziato giapponese Emoto Masaru ha messo a punto una tecnica che ha consentito di scoprire i molteplici segni del linguaggio figurativo con cui l'acqua risponde agli stimoli esterni. Attraverso questa tecnica è possibile fotografare i cristalli ottenuti dal congelamento di acqua sottoposta alle vibrazioni non solo di parole o brani musicali, ma anche di pensieri e stati d'animo. L'acqua è infatti in grado di registrare la vibrazione di una energia estremamente sottile, definita nella cultura giapponese Hado. I risultati di questi esperimenti dimostrano che i cristalli dell'acqua modificano la propria struttura in relazione dei messaggi che ricevono.
La composizione molecolare dell’acqua non solo varia a seconda dell’ambiente in cui si trova, ma anche a seconda di chi la osserva.
L’essere umano, come l’acqua, ha la capacità d’esser “proiettivo”, ognuno ha una propria “visione del mondo” sia in senso organico che in senso metaforico.
Questo studio in immagini vuole essere una riflessione sulla funzione comunicativa e proiettiva dell’acqua e dell’essere umano.
Ho osservato a lungo l’acqua nella natura, ho scoperto che l’immagine che la fotocamera puo’ registrare non solo è il risultato di una particolare composizione dell’acqua, ma può restituir attraverso lo sguardo di molteplici osservatori un riflesso che evoca differenti suggestioni: ognuno vede qualcosa di unico e individuale, come se l’immagine formata e riflessa nell’acqua rimandasse a una speciale relazione tra l’organismo liquido e l’essere umano che la osserva.
Per uno specchio in divenire
di Tatiana Dulce Sangalli
“L'istante dopo, Alice passava attraverso lo specchio e vi saltava agilmente dentro. [..]
…’Che divertimento sarà, quando mi vedranno attraverso lo specchio e non potranno toccarmi!” (Lewis Carroll, Attraverso lo specchio)
L’acqua è la molecola piu’ comune sia negli organismi viventi che nell’ambiente, è all’origine della vita sul pianeta e la base di ogni forma vita, il 99% delle molecole umane sono composte d’acqua ed essa costituisce il 60% della nostra massa cellulare.
L’acqua è il primo specchio in cui l’essere umano si è riflesso, in qualche modo è lo specchio primitivo della realtà; riceve un’ immagine e la restituisce trasformata rimandando l’oggetto riflesso ad altro da ciò che è. Si può affermare che l’acqua trasforma la realtà attraverso la sua superficie.
Lo scienziato giapponese Emoto Masaru ha messo a punto una tecnica che ha consentito di scoprire i molteplici segni del linguaggio figurativo con cui l'acqua risponde agli stimoli esterni. Attraverso questa tecnica è possibile fotografare i cristalli ottenuti dal congelamento di acqua sottoposta alle vibrazioni non solo di parole o brani musicali, ma anche di pensieri e stati d'animo. L'acqua è infatti in grado di registrare la vibrazione di una energia estremamente sottile, definita nella cultura giapponese Hado. I risultati di questi esperimenti dimostrano che i cristalli dell'acqua modificano la propria struttura in relazione dei messaggi che ricevono.
La composizione molecolare dell’acqua non solo varia a seconda dell’ambiente in cui si trova, ma anche a seconda di chi la osserva.
L’essere umano, come l’acqua, ha la capacità d’esser “proiettivo”, ognuno ha una propria “visione del mondo” sia in senso organico che in senso metaforico.
Questo studio in immagini vuole essere una riflessione sulla funzione comunicativa e proiettiva dell’acqua e dell’essere umano.
Ho osservato a lungo l’acqua nella natura, ho scoperto che l’immagine che la fotocamera puo’ registrare non solo è il risultato di una particolare composizione dell’acqua, ma può restituir attraverso lo sguardo di molteplici osservatori un riflesso che evoca differenti suggestioni: ognuno vede qualcosa di unico e individuale, come se l’immagine formata e riflessa nell’acqua rimandasse a una speciale relazione tra l’organismo liquido e l’essere umano che la osserva.
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