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Balun Mundial Tanti Mondi di Dire Calcio
Autore: Renata Busettini
- Pubblicato il 15/08/10 - Categoria Reportage
Mentre sotto il cielo del Sud Africa i calciatori più pagati al mondo stavano disputando la Confederation Cup, sotto il cielo della Mole, seicento nuovi abitanti di Torino si sono riuniti in 28 squadre rappresentanti i loro paesi di provenienza e hanno disputato un torneo unico in Italia.
Un torneo che, a detta degli organizzatori, si propone di avvicinare e far dialogare tra loro le diverse comunità di migranti presenti sul territorio piemontese attraverso lo sport. Un dialogo fatto di allenamenti, di mani sul cuore mentre ognuno ascolta il proprio inno, di bandiere che sventolano, di tifosi che ballano al ritmo degli jambè, di colori, di lingue diverse, di italiano parlato con accenti strani, di goal, rigori, tempi supplementari. Un dialogo che per ognuno ha avuto un significato diverso. Un dialogo che sembra più facile su un campo di calcio che sulle strade. Un dialogo che unisce e divide, che colora e scolora, che fa vincere e perdere. Una voglia di dialogo che rende unica questa iniziativa e che ha fatto trionfare le squadre africane proprio nel giorno in cui Bob Geldolf firmava la sua prima pagina sulla Stampa dedicata all’Africa. Un dialogo che a volte si perde nella concitazione dell’agonismo ma si ritrova nell’applauso ai vincitori.
Un torneo che, a detta degli organizzatori, si propone di avvicinare e far dialogare tra loro le diverse comunità di migranti presenti sul territorio piemontese attraverso lo sport. Un dialogo fatto di allenamenti, di mani sul cuore mentre ognuno ascolta il proprio inno, di bandiere che sventolano, di tifosi che ballano al ritmo degli jambè, di colori, di lingue diverse, di italiano parlato con accenti strani, di goal, rigori, tempi supplementari. Un dialogo che per ognuno ha avuto un significato diverso. Un dialogo che sembra più facile su un campo di calcio che sulle strade. Un dialogo che unisce e divide, che colora e scolora, che fa vincere e perdere. Una voglia di dialogo che rende unica questa iniziativa e che ha fatto trionfare le squadre africane proprio nel giorno in cui Bob Geldolf firmava la sua prima pagina sulla Stampa dedicata all’Africa. Un dialogo che a volte si perde nella concitazione dell’agonismo ma si ritrova nell’applauso ai vincitori.
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