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Tracce urbane de "I promessi sposi"
Autore: Nicolò Quirico
- Pubblicato il 14/10/08 - Categoria
Fine Art
Una ricerca che indaga i luoghi urbani, da Lecco a Milano, descritti nell’opera di Alessandro Manzoni.
Una libera interpretazione, un “libero adattamento” delle scenografie, dei personaggi e dei fatti di questo splendido romanzo.
Scrive Italo Calvino nel saggio “I Promessi Sposi: il romanzo dei rapporti di forza”, in "Una pietra sopra" Oscar Mondadori [...] Estrarre uno schema geometrico da un libro tanto modulato e complesso non è una forzatura: mai romanzo fu calcolato con tanta esattezza come I Promessi Sposi; ogni effetto poetico e ideologico è regolato da un’orologeria predeterminata ma essenziale da diagrammi di forze ben equilibrati.[...]
E anche le fotografie di questa serie lavorano sulle geometrie della città e della sua architettura, cercano combinazioni di luci e di ombra, di texture e di colore, per far scaturire dai materiali urbani figure antropomorfe o simboliche, “reperti” archeologico-visivi, frammenti dell’opera letteraria che si sono amalgamati con il tessuto urbano di oggi.
La confezione delle opere è del tutto particolare, reperti visivi e reperti materici si fondono, la carta fotografica si unisce all'alluminio, al cemento e al ferro, ricostruendo gli accadimenti Manzoniani sotto forma di sculture fotografiche.
Una libera interpretazione, un “libero adattamento” delle scenografie, dei personaggi e dei fatti di questo splendido romanzo.
Scrive Italo Calvino nel saggio “I Promessi Sposi: il romanzo dei rapporti di forza”, in "Una pietra sopra" Oscar Mondadori [...] Estrarre uno schema geometrico da un libro tanto modulato e complesso non è una forzatura: mai romanzo fu calcolato con tanta esattezza come I Promessi Sposi; ogni effetto poetico e ideologico è regolato da un’orologeria predeterminata ma essenziale da diagrammi di forze ben equilibrati.[...]
E anche le fotografie di questa serie lavorano sulle geometrie della città e della sua architettura, cercano combinazioni di luci e di ombra, di texture e di colore, per far scaturire dai materiali urbani figure antropomorfe o simboliche, “reperti” archeologico-visivi, frammenti dell’opera letteraria che si sono amalgamati con il tessuto urbano di oggi.
La confezione delle opere è del tutto particolare, reperti visivi e reperti materici si fondono, la carta fotografica si unisce all'alluminio, al cemento e al ferro, ricostruendo gli accadimenti Manzoniani sotto forma di sculture fotografiche.
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