Impossibile resistere al suo ancestrale richiamo. Permea ogni cosa col suo arterioso calore, la Madre Terra, unendo in un sintetico abbraccio la sua progenie multiforme e plurima, riconducendola ad una vitalistica corrispondenza che trascende i limiti visibili ma apparenti e armonizza gli opposti; lambisce l’esistenza umana e dolcemente risveglia la sua libera essenza naturale, severa espugna gli arcigni castelli delle convenzioni e dei formalismi, scioglie dai claustrofobici vincoli della civiltà corrotta e crollano sotto i suoi colpi le monumentali mura erette a glorificare l’umana superbia: il ritorno alla Terra, alla feconda e prosperosa genitrice, alle ferme e originarie radici di un’esistenza vorticosa, luogo della quiete e del conforto, della riscoperta di se stessi nella natura e attraverso la natura, sintomo di un’unione panteistica in un tutto-uno che estende ed amplifica le facoltà individuali oltre il limen del consueto, che consente l’elevazione a uno status armonico di libertà, felicità, superiore consapevolezza e controllo. Solo guardando in profondità si possono cogliere le sublimi corrispondenze e la perfetta compenetrazione tra il mondo naturale e la figura umana, che con le sue forme e linee sinuose accompagna ora l’andamento collinare di un paesaggio idilliaco, ora il flusso sempiterno delle onde, o che compie una ninfale trasmutazione in elemento pietroso o arboreo e silvestre, parte integrante della la primordiale matrice cui discende e appartiene.

-Andrea Fiorentino-