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BERGAMO Città Bassa. Cosmografia di un luogo
Autore: Luigi Facchinetti Forlani
- Pubblicato il 04/09/12 - Categoria
Architettura
BERGAMO Città Bassa
"Cosmografia di un luogo"
di Luigi Facchinetti Forlani
giovedì 13 Settembre alle ore 18.30
La mostra proseguirà fino al 30 Settembre
Sala Manzù
via Camozzi passaggio via Sora
INGRESSO LIBERO
orari:
da lunedì a venerdì ore 16-19
sabato e domenica ore 10-12 e 16-19
Il mio viaggio continua: Bergamo Città Bassa - cosmografia di un luogo
Il mio viaggio fatto di parole e immagini compiuto in Città Alta, quel lembo di Bergamo “a due passi dal cielo”, è stato per me un esercizio di apprendimento indispensabile alla formazione di uno sguardo perennemente cercante, capace di vedere in ogni spazio vissuto un microcosmo sacro permeato di esclusive nostalgie.
Sollecitato da un impulso insistente, ho proseguito il mio viaggio al di là delle mura antiche fotografando una Bergamo diversa, con i suoi muri di cemento e acciaio, le sue superfici di vetro e marmi levigati, i suoi sassi e le pietre patinate dagli umori della storia, i suoi alberi e i giardini, i suoi corsi d’acqua e i cieli multiformi che pervadono la città di atmosfere straordinarie.
Questa nuova esperienza dei luoghi, vissuta attraverso il mio sguardo immaginale, mi ha portato a comprendere quali architetture siano più consone alle nostalgie del mio cuore, in quali spazi riesco ad ascoltare il respiro di Estia, la mitica dea del focolare domestico che invita l’uomo al senso religioso dell’abitare.
Luigi Facchinetti Forlani
"Cosmografia di un luogo"
di Luigi Facchinetti Forlani
giovedì 13 Settembre alle ore 18.30
La mostra proseguirà fino al 30 Settembre
Sala Manzù
via Camozzi passaggio via Sora
INGRESSO LIBERO
orari:
da lunedì a venerdì ore 16-19
sabato e domenica ore 10-12 e 16-19
Il mio viaggio continua: Bergamo Città Bassa - cosmografia di un luogo
Il mio viaggio fatto di parole e immagini compiuto in Città Alta, quel lembo di Bergamo “a due passi dal cielo”, è stato per me un esercizio di apprendimento indispensabile alla formazione di uno sguardo perennemente cercante, capace di vedere in ogni spazio vissuto un microcosmo sacro permeato di esclusive nostalgie.
Sollecitato da un impulso insistente, ho proseguito il mio viaggio al di là delle mura antiche fotografando una Bergamo diversa, con i suoi muri di cemento e acciaio, le sue superfici di vetro e marmi levigati, i suoi sassi e le pietre patinate dagli umori della storia, i suoi alberi e i giardini, i suoi corsi d’acqua e i cieli multiformi che pervadono la città di atmosfere straordinarie.
Questa nuova esperienza dei luoghi, vissuta attraverso il mio sguardo immaginale, mi ha portato a comprendere quali architetture siano più consone alle nostalgie del mio cuore, in quali spazi riesco ad ascoltare il respiro di Estia, la mitica dea del focolare domestico che invita l’uomo al senso religioso dell’abitare.
Luigi Facchinetti Forlani
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