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ex thalos
Autore: Michele De Vita
- Pubblicato il 24/01/14 - Categoria Ricerca
“ Ex Thalos ”
“dal mare, lontano dal mare”
fotografie a colori
Michele De Vita
Abbandonarsi alla forza d’inerzia del movimento, lasciarsi trasportare con il rischio calcolato di affidarsi a forze che potrebbero travolgere, alle prese con la materia dell’anima in un tempo sospeso, di sogno, varcando limiti che cancellano il conosciuto e aprono all’immenso spazio del sentire, in un corpo che diventa ricettacolo d’inquietudine alla ricerca di se stessi senza incontrarsi, ritrovandosi in un universo nuovo, una nuova realtà.
“ nostalgia di uno stato anteriore, felice perché buono o per qualcos’altro, un corpo di nostalgia con anima di spuma, il riposo, la morte, il tutto o il niente che come un grande mare circonda l’isola di naufraghi che è la vita” (Pessoa)
Servendosi del mezzo fotografico lo sguardo diventa azione vera e propria, sospinto verso quelle forze primordiali dell’origine che scuotono e ridanno significato alla sensibilità, quasi che un sonno senza sonno riveli l’immagine di sé nell’attimo in cui il sogno prende forma e diventi luogo reale dove tutto accade e vive.
“dal mare, lontano dal mare”
fotografie a colori
Michele De Vita
Abbandonarsi alla forza d’inerzia del movimento, lasciarsi trasportare con il rischio calcolato di affidarsi a forze che potrebbero travolgere, alle prese con la materia dell’anima in un tempo sospeso, di sogno, varcando limiti che cancellano il conosciuto e aprono all’immenso spazio del sentire, in un corpo che diventa ricettacolo d’inquietudine alla ricerca di se stessi senza incontrarsi, ritrovandosi in un universo nuovo, una nuova realtà.
“ nostalgia di uno stato anteriore, felice perché buono o per qualcos’altro, un corpo di nostalgia con anima di spuma, il riposo, la morte, il tutto o il niente che come un grande mare circonda l’isola di naufraghi che è la vita” (Pessoa)
Servendosi del mezzo fotografico lo sguardo diventa azione vera e propria, sospinto verso quelle forze primordiali dell’origine che scuotono e ridanno significato alla sensibilità, quasi che un sonno senza sonno riveli l’immagine di sé nell’attimo in cui il sogno prende forma e diventi luogo reale dove tutto accade e vive.
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