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MIRRORLESS - Senza specchio
Autore: Carla Cantore
- Pubblicato il 30/12/16 - Categoria
Reportage
Cosa è MIRRORLESS, il progetto.
Dopo anni di ricerca sul tema del “disturbo del comportamento alimentare” ho deciso di documentare la metamorfosi, non solo fisica ma emotiva, di chi inizia a sperimentare verso se stesso un amore, a guardarsi con occhi diversi, capaci di elevarsi dal buio della propria sconfitta interiore ad una prima luce di speranza dettata da una possibilità esterna, realizzabile nel futuro. Il passato può essere rielaborato e superato.
Con fatica ed impegno ho realizzato questo reportage fotografico, vivendo per sei mesi, con pazienti affetti da disturbi alimentari, seguendoli dal loro ingresso nel centro di recupero fino alle loro dimissioni.
Ho incontrato il dolore di ragazze e ragazzi sottratti al vivere quotidiano dei giovani della loro età, alla possibilità di frequentare la scuola, all'andare in gita, al passare il Natale in famiglia, alla possibilità di un semplice stare in famiglia. Sono soli/sole, senza la comprensione e il sostegno di amici e parenti, e restano spesso schiacciati dalle aspettative che si hanno sul malato, di pronta guarigione. In questo lungo percorso tuttavia, ed è in questo la mia sorpresa, ho avuto modo di incontrare anche qualcos'altro, una gioia. Ascoltando le loro storie di vita ordinaria, quasi banale, ho visto come una vita può diventare qualcosa di straordinario per il semplice fatto che è stata vissuta, affrontata con coraggio e quindi cambiata. Ho visto in questi pazienti una forza e una determinazione nel prendere contatto con il loro disagio, mettere le mani nel loro dramma, fuori dal comune: attraversando la paura e la speranza, il pianto e il riso, il rifiuto e l’accettazione. E li ho visti accogliere l'abbraccio, la speranza, il sorriso.
In questo flusso di vita che sembra scivolare nel dimenticatoio, ho sentito la necessità di fermare con la fotografia qualcosa di particolare ed unico.
Un dolore sotterraneo, percepibile seppure invisibile... per quel non mostrarsi, ma per quel celarsi, in “un tenersi continuamente nascosti”, in quel “non guardarmi ti prego, voglio scomparire”... io ho registrato una richiesta rovesciata.
In quel silenzio assordante io ho sentito un grido imploso, interiore, profondo: AMAMI invece, GUARDAMI invece … SONO QUI, ESISTO e proprio in questo sottrarmi alla vita io chiedo vita...
Riconoscimi non per quello che ho fatto o per i miei risultati, ma solo perché esisto, sono un essere umano proprio come te...
MIRRORLESS, senza specchio, racconta per immagini questo cammino, per ricordare: chi ero, chi sono e chi posso diventare.
Chi soffre di disturbi del comportamento alimentare è il segno visibile del disagio che la società d'oggi comporta.
Dove è l'immagine ad avere ormai qualunque tipo di primato etico e morale, con un'idea della bellezza distante dal vero, l'individuo si ritrova sempre più solo e alla ricerca spasmodica di un amore non facile da trovare, e che traduce sul proprio corpo.
Un corpo denutrito, afflitto, si fa espressione di una richiesta evidente, di denuncia sociale. E perché vivere in modo conflittuale un rapporto con il cibo proprio nei paesi industrializzati dove di cibo ce ne dovrebbe essere a sufficienza per tutti?
La voragine nello stomaco è per una mancanza molto più profonda, un vuoto la cui natura facciamo ancora fatica a comprendere o che, forse, fingiamo di non voler comprendere.
Il mio obbiettivo.
"Dà voce alla sofferenza, il dolore che non parla imprigiona il cuore agitato e lo fa schiantare" William Shakespeare
Ho letto questa frase e ho compreso che con la fotografia potevo aiutare a catturare questa sofferenza, ora l’obbiettivo è realizzare questo progetto perché credo nell’importanza di insegnare alle nuove generazioni ad amarsi, puntando sul rispetto di se stessi e del proprio corpo, inteso come la casa della propria anima.
A cosa servirà?
Servirà a coprire una parte dei costi per realizzare il suddetto progetto. Riuscirò a pagare le spese della stampa in autoproduzione per la pubblicazione del libro, mentre le spese per le foto selezionate per la mostra e di promozione saranno da me sostenute. I territori candidati a tale operazione saranno: Matera, Bari, Taranto, Milano, Napoli, Rimini, Roma, Torino e alcune comunità europee.
Voglio diffondere questo progetto, in quanto mi sta a cuore e ritengo che la foto non vada rubata, è uno scambio: io ho fotografato loro, ora tocca a me diffondere questo progetto attraverso la distribuzione e diffusione del libro, che racchiude: la loro forza, il loro coraggio … la loro speranza.
Caratteristiche tecniche:
Formato chiuso 18x22 cm
Tiratura: 300 copie
53 foto
136 facciate
Stampa in tiratura digitale a colori
Carta patinata Tatami gr. 150
Rilegato filo rete
Copertina rigida cartonata stampa a colori + plastica opaca
Prezzo di copertina € 25,00
Dopo anni di ricerca sul tema del “disturbo del comportamento alimentare” ho deciso di documentare la metamorfosi, non solo fisica ma emotiva, di chi inizia a sperimentare verso se stesso un amore, a guardarsi con occhi diversi, capaci di elevarsi dal buio della propria sconfitta interiore ad una prima luce di speranza dettata da una possibilità esterna, realizzabile nel futuro. Il passato può essere rielaborato e superato.
Con fatica ed impegno ho realizzato questo reportage fotografico, vivendo per sei mesi, con pazienti affetti da disturbi alimentari, seguendoli dal loro ingresso nel centro di recupero fino alle loro dimissioni.
Ho incontrato il dolore di ragazze e ragazzi sottratti al vivere quotidiano dei giovani della loro età, alla possibilità di frequentare la scuola, all'andare in gita, al passare il Natale in famiglia, alla possibilità di un semplice stare in famiglia. Sono soli/sole, senza la comprensione e il sostegno di amici e parenti, e restano spesso schiacciati dalle aspettative che si hanno sul malato, di pronta guarigione. In questo lungo percorso tuttavia, ed è in questo la mia sorpresa, ho avuto modo di incontrare anche qualcos'altro, una gioia. Ascoltando le loro storie di vita ordinaria, quasi banale, ho visto come una vita può diventare qualcosa di straordinario per il semplice fatto che è stata vissuta, affrontata con coraggio e quindi cambiata. Ho visto in questi pazienti una forza e una determinazione nel prendere contatto con il loro disagio, mettere le mani nel loro dramma, fuori dal comune: attraversando la paura e la speranza, il pianto e il riso, il rifiuto e l’accettazione. E li ho visti accogliere l'abbraccio, la speranza, il sorriso.
In questo flusso di vita che sembra scivolare nel dimenticatoio, ho sentito la necessità di fermare con la fotografia qualcosa di particolare ed unico.
Un dolore sotterraneo, percepibile seppure invisibile... per quel non mostrarsi, ma per quel celarsi, in “un tenersi continuamente nascosti”, in quel “non guardarmi ti prego, voglio scomparire”... io ho registrato una richiesta rovesciata.
In quel silenzio assordante io ho sentito un grido imploso, interiore, profondo: AMAMI invece, GUARDAMI invece … SONO QUI, ESISTO e proprio in questo sottrarmi alla vita io chiedo vita...
Riconoscimi non per quello che ho fatto o per i miei risultati, ma solo perché esisto, sono un essere umano proprio come te...
MIRRORLESS, senza specchio, racconta per immagini questo cammino, per ricordare: chi ero, chi sono e chi posso diventare.
Chi soffre di disturbi del comportamento alimentare è il segno visibile del disagio che la società d'oggi comporta.
Dove è l'immagine ad avere ormai qualunque tipo di primato etico e morale, con un'idea della bellezza distante dal vero, l'individuo si ritrova sempre più solo e alla ricerca spasmodica di un amore non facile da trovare, e che traduce sul proprio corpo.
Un corpo denutrito, afflitto, si fa espressione di una richiesta evidente, di denuncia sociale. E perché vivere in modo conflittuale un rapporto con il cibo proprio nei paesi industrializzati dove di cibo ce ne dovrebbe essere a sufficienza per tutti?
La voragine nello stomaco è per una mancanza molto più profonda, un vuoto la cui natura facciamo ancora fatica a comprendere o che, forse, fingiamo di non voler comprendere.
Il mio obbiettivo.
"Dà voce alla sofferenza, il dolore che non parla imprigiona il cuore agitato e lo fa schiantare" William Shakespeare
Ho letto questa frase e ho compreso che con la fotografia potevo aiutare a catturare questa sofferenza, ora l’obbiettivo è realizzare questo progetto perché credo nell’importanza di insegnare alle nuove generazioni ad amarsi, puntando sul rispetto di se stessi e del proprio corpo, inteso come la casa della propria anima.
A cosa servirà?
Servirà a coprire una parte dei costi per realizzare il suddetto progetto. Riuscirò a pagare le spese della stampa in autoproduzione per la pubblicazione del libro, mentre le spese per le foto selezionate per la mostra e di promozione saranno da me sostenute. I territori candidati a tale operazione saranno: Matera, Bari, Taranto, Milano, Napoli, Rimini, Roma, Torino e alcune comunità europee.
Voglio diffondere questo progetto, in quanto mi sta a cuore e ritengo che la foto non vada rubata, è uno scambio: io ho fotografato loro, ora tocca a me diffondere questo progetto attraverso la distribuzione e diffusione del libro, che racchiude: la loro forza, il loro coraggio … la loro speranza.
Caratteristiche tecniche:
Formato chiuso 18x22 cm
Tiratura: 300 copie
53 foto
136 facciate
Stampa in tiratura digitale a colori
Carta patinata Tatami gr. 150
Rilegato filo rete
Copertina rigida cartonata stampa a colori + plastica opaca
Prezzo di copertina € 25,00
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