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tutto, finalmente, è il Destino
Autore: giulio cerocchi
- Pubblicato il 06/03/10
Progetto “ tutto, finalmente, è il Destino “
Il progetto fa parte di un lavoro fotografico supportato da un testo
( photo-texte ) e rientra in un'attività di recupero della cultura e del territorio maremmano.
La ripresa fotografica è stata effettuata nel vecchio camposanto ( voluto da Pietro Leopoldo in data 1786 ) nel paese di Montepescali - Grosseto.
Il progetto iniziale ( libro-contenitore ) è composto da trentatrè tavole dimensioni ogni tavola 32 cm. x 48 cm. con la possibilità di ridurle a
venti-ventuno per esigenza editoriale.
Ogni tavola è composta da due elementi:
Il primo elemento è composto da una foto in b/n stampata su carta cotone e applicata a un supporto di cartoncino rigido ( 32 cm.x 48 cm.) , secondo elemento, con il testo precedentemente stampato.
Il testo è composto da due scritti: il primo, in alto, riprende le parole della lapide (a cavallo fra Ottocento e Novecento in terra di Maremma esisteva l’abitudine di scrivere sulla lapide elementi umani e/o professionali caratterizzanti la vita del defunto); il secondo, in basso, riporta brani tratti da alcune poesie del poeta Fernardo Pessoa.
La scelta dei testi del poeta Fernando Pessoa è inerente al messaggio dell’immagine e offre, oltre che un respiro all’immagine stessa, anche una interpretazione che supera quella stereotipata della morte espressa nelle lapidi di un camposanto.
Il progetto fa parte di un lavoro fotografico supportato da un testo
( photo-texte ) e rientra in un'attività di recupero della cultura e del territorio maremmano.
La ripresa fotografica è stata effettuata nel vecchio camposanto ( voluto da Pietro Leopoldo in data 1786 ) nel paese di Montepescali - Grosseto.
Il progetto iniziale ( libro-contenitore ) è composto da trentatrè tavole dimensioni ogni tavola 32 cm. x 48 cm. con la possibilità di ridurle a
venti-ventuno per esigenza editoriale.
Ogni tavola è composta da due elementi:
Il primo elemento è composto da una foto in b/n stampata su carta cotone e applicata a un supporto di cartoncino rigido ( 32 cm.x 48 cm.) , secondo elemento, con il testo precedentemente stampato.
Il testo è composto da due scritti: il primo, in alto, riprende le parole della lapide (a cavallo fra Ottocento e Novecento in terra di Maremma esisteva l’abitudine di scrivere sulla lapide elementi umani e/o professionali caratterizzanti la vita del defunto); il secondo, in basso, riporta brani tratti da alcune poesie del poeta Fernardo Pessoa.
La scelta dei testi del poeta Fernando Pessoa è inerente al messaggio dell’immagine e offre, oltre che un respiro all’immagine stessa, anche una interpretazione che supera quella stereotipata della morte espressa nelle lapidi di un camposanto.