News » Mostre » Scheda News
Colleziona 2010 e La musica del caso. Omaggio a Willy Ronis
Autore: FORMA
- Pubblicato il 30/11/09 - Categoria Mostre
COLLEZIONA 2010 - LA MUSICA DEL CASO. OMAGGIO A WILLY RONIS
COLLEZIONA 2010La scena e il sogno delle fotografie
Una mostra–mercato di opere fotografiche dedicata al collezionismo, che nasce con l’obiettivo di avvicinare al mercato della fotografia nuovi potenziali collezionisti oltre che incentivare i collezionisti consolidati.
Ogni fotografia è la realizzazione di una visione. L’autore l’ha immaginata, forse sognata, per poi cercarla nella realtà e riprodurla in fotografia, o magari l’ha messa in scena seguendo un impulso, un ricordo, un sogno, appunto.
Le immagini di questa selezione sono un esempio di tanti, possibili “sogni fotografici” progettati e realizzati da autori diversi, giovani e meno giovani, famosi e ormai affermati o che si affacciano adesso sulla ribalta dell’arte internazionale.
A loro abbiamo chiesto di scegliere e commentare le visioni più riuscite, i sogni (o gli incubi) immaginati e poi raccontati per immagini. Sotto il loro sguardo, i sogni e le visioni diventano la personificazione di ossessioni da cui fuggire, paure da esorcizzare, desideri e aspirazioni da realizzare. Sogni e visioni creati apposta per la carta fotografica.
La selezione comprende le opere di 27 autori, accompagnate, per ognuno, da un breve testo che racconta il sogno, o la visione, da cui quella immagine è nata; il desiderio o l’ossessione che l’ha resa concreta, viva.
A raccontare i sogni, e le loro realizzazioni in immagini, abbiamo chiamato i grandi autori internazionali che sono stati protagonisti di mostre nei primi cinque anni di attività di Forma, Gianni Berengo Gardin, Piergiorgio Branzi, Robert Capa, Elliott Erwitt, Maurizio Galimberti, Giovanni Gastel, Mario Giacomelli, Mimmo Jodice, William Klein, Josef Koudelka, Sebastião Salgado, Albert Watson, cui si aggiungono altri che verranno presentati nel corso del 2010, Flor Garduño, Giorgia Fiorio, Nino Migliori, Ferdinando Scianna.
Ampio spazio è inoltre dedicato all’interpretazione del linguaggio fotografico da parte di nuovi talenti come Bill Armstrong, Lorenzo Cicconi Massi, Daniele Dainelli, Alessia De Montis, Simona Ghizzoni, Irene Kung, Martin Schoeller, Massimo Siragusa, Paolo Ventura, Marco Zanta, Andrew Zuckerman.
Completa la mostra una sezione speciale, 2 x 3/Our Friends. Una parete di 2 metri lineari per tre metri di altezza è a disposizione di quattro “guest curators”, quattro amici galleristi amanti dell’arte e della fotografia. In un progetto di sinergie tra diverse interpretazioni dello stesso medium, i quattro ospiti, Gabriella Brembati Galleria Scoglio di Quarto che porterà l’artista Enrico Cattaneo; Claudio Composti mc2gallery con Roberto Kusterle; Suzy Shammah con Walter Niedermayr; Paola Sosio Temporary Gallery con Leonardo Vecchiarelli – allestiranno la propria parete in totale libertà, guidati solo dal denominatore comune della grande qualità e del talento dei lavori proposti.
__________________________________________________________
La musica del caso. Omaggio a Willy Ronis
Diceva che il suo era un mestiere molto duro. Essere fotografo per Willy Ronis significava infatti non smettere mai di osservare, di cercare, di guardarsi intorno, di farsi stupire.
Era nato nel 1910, figlio di emigrati ucraini in Francia, e ci ha lasciato nel settembre 2009: novantanove anni di vita e oltre settanta di fotografia sempre impeccabile e struggente.
Come i suoi amici Robert Doisneau e Edouard Boubat, Ronis aveva fatto della strada il palcoscenico privilegiato dove assistere e registrare ogni variazione significativa di quello spettacolo sorprendente che è la vita quotidiana. Il suo bianco e nero ha raccontato l’evoluzione di un paese, la Francia, e di una città, Parigi, durante gli anni del Fronte Popolare, della Guerra, del dopoguerra fino agli anni più recenti. Ma il suo bianco e nero è riuscito anche a fermare, in questo lungo nastro temporale, una serie di momenti significativi, di attimi irripetibili in cui le forme sembrano riuscire a comporsi, di fronte al suo obiettivo, con una magia unica, con una grazia speciale.
Con falsa modestia, sosteneva che le sue foto le avrebbe potute scattare chiunque, che erano tutte nate “sul filo del caso”. Invece, solo lui poteva realizzare quei piccoli miracoli di gioia quotidiana, rari e preziosi, in cui il tempo e lo spazio parevano riuscire a lavorare all’unisono; solo il suo sguardo sapeva dosare luci e forme, immediatezza e attesa, ritmo e armonia, ironia leggera da flaneur parigino e gravità da filosofo.
Questa mostra vuole rendere omaggio alla sua fotografia e alla sua straordinaria carriera. Per la prima volta a Milano, sessanta immagini della sua lunga produzione ci permettono di rintracciare la magia del suo sguardo e di sperare, osservandole, che il mondo di Willy Ronis possa esistere davvero.
La mostra è realizzata in collaborazione con Rapho/Eyedea