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FROM INSIDE
Autore: Franco Borrelli
- Pubblicato il 10/05/11 - Categoria Mostre
FROM INSIDE
di Franco Borrelli
a cura di Daniela Giordi
Inaugurazione 19 maggio 2011 ore 18,00 - 21,00
Via Amedeo Peyron 17/E - Torino.
di Franco Borrelli
a cura di Daniela Giordi
Inaugurazione 19 maggio 2011 ore 18,00 - 21,00
Via Amedeo Peyron 17/E - Torino.
Fino al 18 giugno 2011 dal martedì al sabato, orario 16,00 – 19,00 e su appuntamento.
Giorno di chiusura al pubblico: domenica, lunedì e giovedì 2 giugno (festivo).
ABF | Scatola Chiara Inaugura giovedì 19 maggio “FROM INSIDE”, mostra del fotografo torinese Franco Borrelli; un viaggio fra architettura, uomo e solitudine, temi che hanno coinvolto l’autore in una ricerca formale e iconografica in vari paesi del globo.
Osservazione, espressione, adattamento: in circa due anni di lavoro Franco Borrelli ha inteso indagare l’essere umano ed il suo rapporto con lo spazio del suo habitat. Da questo presupposto si è sviluppato un interesse allargato al rapporto fra le dimensioni fisica e psicologica dell’esistere. Lo spazio occupato dagli individui, la comunicazione che questi instaurano con gli altri esseri viventi, il rapporto regolato o entropico con l’ambiente naturale e/o artificiale alle diverse latitudini.
Le fotografie in mostra – tutte orizzontali e di grande formato, raccontano i panorami emotivi dei soggetti immersi nel loro spazio quotidiano nel luogo in cui sono state scattate (Pechino, Chicago, Katmandù, Ankara, Istanbul, Il Cairo) – sono spesso imperniate su un soggetto isolato dal contesto o in altri casi estremi, nei quali l’individuo è assente o in posizione decisamente subordinata all’insieme, come nei grandi agglomerati abitativi.
Franco Borrelli opera formalmente su diversi fronti, offre nella sua esperienza di autore immagini costruite con molteplici tecniche, costruzione del set e della posa, interventi di laboriosa post-produzione digitale. Di questo nuovo e maturo lavoro se ne segnala il taglio da reportage, nel quale vi si legge il rapporto instaurato dall’individuo con il contesto urbano, fra usi e costumi, radici storiche e globalizzazione dello spazio e la virtuosa modalità di utilizzo di software impiegati al fine della risposta cromatica e luminosa in stampa. La dinamica del rapporto tra i corpi e l’architettura coincide con quella esistente tra corpo e psiche; l’ambiente è il proseguimento dell’uomo, la carta non si compie nei confini della foto ma prosegue oltre, perché la realtà è sfaccettata e in continuo divenire, queste foto parlano di prossemica ed esprimono la solitudine dell’uomo.
Stampe fine art con inchiostri a pigmenti curate dall'autore.