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News » Mostre » Scheda News

Mostra fotografica sull'India "Crossing borders "
Autore: Raffaella Milandri - Pubblicato il 08/11/08 - Categoria Mostre
Gradimento: Molto Interessante
Questa pagina è stata visitata 13203 volte

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MOSTRA FOTOGRAFICA CROSSING BORDERS: un emozionante cammino nell’India del XXI secolo” di RAFFAELLA MILANDRI con patrocinio del COMUNE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO
Sala Consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto dall’ 8 novembre al 13 dicembre 2008

La mostra di Raffaella Milandri, viaggiatrice in solitaria e fotografa, è un  emozionante cammino indagatore nella vita di strada, nei mercati e nei vicoli, che svela  i mille volti dell’identità culturale e sociale dell’India  del XXI secolo, in un rincorrersi  di similitudini e  dissonanze, contrasti e parallelismi con la  ns. cultura . Particolarmente interessanti le sezioni
dedicate al lavoro minorile e alla condizione femminile in India.
Tale mostra, aperta a tutti, è   proposta alle scuole ad uso didattico, con possibilità di visita guidata dall’artista su richiesta, e approfondimento di tematiche specifiche richieste dagli insegnanti (lavoro minorile, religione, economia, etc)
A disposizione dei visitatori una mappa descrittiva e illustrativa della mostra

L’ARTISTA
L’autrice, ex dirigente d’azienda, , di San Benedetto del Tronto, nei suoi viaggi ama mescolarsi fra la gente in un rapporto senza barriere, ama entrare nelle case, parlare con le famiglie. Le immagini dei reportage di Raffaella Milandri sono il frutto della sua curiosità e della sua voglia di indagare, confrontare e scoprire motivi di affinità ed integrazione tra diversi popoli, oltre a rappresentare la riproduzione visuale di intense emozioni che animano lo spirito di questa artista.
Dice la viaggiatrice in solitaria:  “Avverto nel mio viaggiare una urgenza dettata dalla globalizzazione galoppante, una premura nel riuscire ad identificare le differenze culturali prima che si annacquino fino a scomparire. Il cosiddetto “mondo occidentale” si è ormai eretto a modello di vita ideale anche in quei Paesi che hanno radici e tradizioni antichissime. Non ho parole per descrivere il senso di impotenza e dolore che provo di fronte a questa “modernizzazione” e trovo nelle mie foto un modo per cristallizzare le differenze tra i vari popoli e le varie culture prima che esse vengano fagocitate dal “progresso”. Progresso oggi dovrebbe significare soprattutto istruzione pubblica, assistenza sanitaria per tutti, garanzia dei diritti dell’uomo, della donna  e del bambino, ma viene spesso mistificato e confuso con il consumismo: possesso di  televisore, cellulare, automobile e così via .
Le immagini proposte vogliono indicare un percorso nella vita indiana suddiviso in sezioni. Le due sezioni principali sono:
-CONDIZIONE FEMMINILE :

donne in famiglia e al lavoro, nei cantieri o anche come spaccapietre. Le donne indiane vivono in una condizione di discriminazione : a parità di lavoro una donna percepisce un terzo del salario di un uomo. I lavori più pesanti, la costruzione di strade o di edifici o il lavoro nei campi, sono svolti in gran parte da donne.  Col matrimonio la donna diventa “proprietà del marito” : accudisce la casa , i figli e il marito, e lavora per sostenere la famiglia economicamente. Da un rapporto di Amnesty International, si stima che in India il 45 % delle donne sposate subisce violenze fisiche e morali dai loro mariti. Dice Raffaella Milandri: “ Capita sovente che, nel mio girovagare nelle città indiane, alcune giovani donne mi stringano la mano, all’occidentale: per loro questo è un gesto e un simbolo di conquista e di emancipazione, Nei loro sguardi leggo la voglia di superare l’abisso che tuttora le separa da noi donne occidentali. “
-CONDIZIONE MINORILE :

uno spaccato  sulle condizioni di lavoro minorile, triste consuetudine che stampa rassegnazione sui volti di questi bambini.  L'India possiede il triste primato di essere la nazione col maggior numero di bambini lavoratori nel mondo. Secondo un rapporto Unicef del 1996, il numero di bambini lavoratori in India potrebbe attestarsi intorno ai 100 milioni , che si dedicano a ogni tipo di produzione : piantagioni, concerie, cave, miniere, laboratori tessili e di giocattoli, fornaci, edilizia, commercio, lavoro domestico e selezione dei rifiuti. Secondo le stime dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), attualmente sarebbero almeno 352 milioni i minori economicamente attivi nel mondo, di cui 246 milioni sfruttati. Di questi, 186 milioni hanno tra i 5 ed i 14 anni. Si stima  che in India 40 milioni di persone, di cui almeno 15 milioni di bambini, siano sfruttate economicamente in stato di schiavitù.

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