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Mediterraneo: mare nostrum
Autore: Med
- Pubblicato il 31/05/14 - Categoria Mostre
Dal 14 giugno al 21 luglio 2014 Castel dell'Ovo a Napoli è sede dell'esposizione "Mediterraneo: mare nostrum" fotografie tra terre e mare, curata da Patrizia Varone.
L'esposizione, nel modo in cui è stata concepita, costituisce un primo appuntamento verso l'analisi dell'attualità e la scoperta delle identità culturali dei Paesi del Mediterraneo scandagliate attraverso l'occhio attento di 11 fotografi che operano in quest'area per lavoro, reporters, o per amore della settima arte, ricerca artistica.
La mostra presenta 100 immagini scattate per necessità di cronaca, si tratteranno infatti temi legati a recenti avvenimenti, o per bisogno di indagare e approfondire le relazioni con i propri paesi di origine. Entrambi i generi della produzione fotografica creano un originale confronto tra giovani fotografi del Mediterraneo. La maggior parte dei partecipanti ha un'età che sfiora i trent'anni, permeati di quella che è la cultura mediterranea dove convivono da sempre modernità e tradizione, pluralismo e identità culturale, intrecci etnici, creati dal continuo e atavico fluire delle persone in questo mare, ed evoluzioni culturali che amplificano la vocazione di quest'area ad essere culla e ispirazione artistica.
L'intreccio e il dialogo trovano profondità nella presenza di fotografi del calibro di Francesco Cito, Georges A. Bertrand, Gerald Bruneau.
Questo territorio di mediazione quale è ed è sempre stato il Mediterraneo, ha realizzato fin dall'antichità un laboratorio di intrecci culturali ed artistici, che ha prodotto e suggerito linee di sviluppo singolari tanto quanto motivi di attrito elevando quest'area a luogo di relazioni dove le culture e le arti si confrontano, si modificano e si contaminano.
Alessio Romenzi, Christian Minelli, Farouk Abbou, Algeria, Giulio Piscitelli, Giuseppe Carotenuto, Pietro Masturzo, Roberto Salomone e Tami Notsani, Israele, accompagneranno in questo viaggio ipotetico attraverso gli occhi e la sensibilità che li caratterizza.
L'esposizione, nel modo in cui è stata concepita, costituisce un primo appuntamento verso l'analisi dell'attualità e la scoperta delle identità culturali dei Paesi del Mediterraneo scandagliate attraverso l'occhio attento di 11 fotografi che operano in quest'area per lavoro, reporters, o per amore della settima arte, ricerca artistica.
La mostra presenta 100 immagini scattate per necessità di cronaca, si tratteranno infatti temi legati a recenti avvenimenti, o per bisogno di indagare e approfondire le relazioni con i propri paesi di origine. Entrambi i generi della produzione fotografica creano un originale confronto tra giovani fotografi del Mediterraneo. La maggior parte dei partecipanti ha un'età che sfiora i trent'anni, permeati di quella che è la cultura mediterranea dove convivono da sempre modernità e tradizione, pluralismo e identità culturale, intrecci etnici, creati dal continuo e atavico fluire delle persone in questo mare, ed evoluzioni culturali che amplificano la vocazione di quest'area ad essere culla e ispirazione artistica.
L'intreccio e il dialogo trovano profondità nella presenza di fotografi del calibro di Francesco Cito, Georges A. Bertrand, Gerald Bruneau.
Questo territorio di mediazione quale è ed è sempre stato il Mediterraneo, ha realizzato fin dall'antichità un laboratorio di intrecci culturali ed artistici, che ha prodotto e suggerito linee di sviluppo singolari tanto quanto motivi di attrito elevando quest'area a luogo di relazioni dove le culture e le arti si confrontano, si modificano e si contaminano.
Alessio Romenzi, Christian Minelli, Farouk Abbou, Algeria, Giulio Piscitelli, Giuseppe Carotenuto, Pietro Masturzo, Roberto Salomone e Tami Notsani, Israele, accompagneranno in questo viaggio ipotetico attraverso gli occhi e la sensibilità che li caratterizza.