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As you Like It di Massimo Pastore
Autore: PrimoPianoNapoli
- Pubblicato il 17/11/14 - Categoria
Mostre
Massimo Pastore _ As You Like It - a cura di Denis Curti e Antonio Maiorino Marrazzo - con un testo di Anita Pepe -
Sedi espositive:
Galleria Museo Nuova Era, Strada dei Gesuiti 13, Bari -
Galleria BLUorG, Via Marcello Celentano 92/94 Bari
Appuntamenti: Giovedì 4 dicembre 2014 ore 11.00 Massimo Pastore terrà una Lecture all’Accademia di Belle Arti Bari
Opening: Museo Nuova Era: 05 dicembre 2014 h.18,00 -
Opening: Galleria Bluorg: 05 dicembre 2014 ore 21,00 -
Durata: 6 dicembre 2014 - 11 gennaio 2015
www.museonuovaera.it - www.bluorg.it
La Galleria Museo Nuova Era e la Galleria Bluorg presentano il progetto fotografico “As You Like It” di Massimo Pastore, unite in una contemporaneità espositiva per creare una relazione e un itinerario che per i visitatori/ospiti, con un duplice percorso, si trasformerà in viaggio nel viaggio, narrazione della narrazione. Quello esperito nella Galleria Museo Nuova Era sarà un percorso che farà entrare il visitatore/ospite, in una traslazione emozionale ed esperienziale, nelle aree comuni di quest’opera che nasce site specific ab origine e reitera, in questa esecuzione barese, la sua natura in un processo dove il progetto si ri-trasforma. L'altro passaggio sarà messo in scena alla Galleria Bluorg, luogo dove saranno allestiti i momenti più intimi e privati, quelli delle stanze, che i personaggi di quest’opera composita hanno scelto quale luogo di svelamento delle proprie esistenze.
La simultaneità espositiva e la distanza geografica delle due gallerie baresi s’intersecano alla Galleria PrimoPiano di Napoli che è stato il luogo dove tutto quanto è stato realizzato dall’artista nel corso di sette anni.
Dal testo di Anita Pepe: “[...] il ciclo trova unità come racconto – e non puro catalogo - di reazioni. Come ci comportiamo quando veniamo sedotti dalla libertà (vigilata) di essere protagonisti e co-autori? I criteri concordati dovrebbero rassicurarci, ma... sappiamo ancora scegliere non tanto il modo in cui vogliamo essere rappresentati, quanto quello che ci rappresenta? C'è chi abbatte le barriere mettendosi a nudo; chi coglie la palla al balzo e si trasforma in performer; chi gioca; chi fissa o distoglie lo sguardo. Esibizionismo, pudore, estro, provocazione, fuga, soggezione. Come si entra in casa d'altri, sapendo che quella casa rappresenta, metaforicamente, il suo mestiere d'artista? Come ci si colloca il proprio corpo? Il pubblico entra lentamente nel gioco, provando per prima cosa a indovinare le relazioni tra quei volti, quei piedi, quegli occhi, e le loro identità. Fratelli, amanti, turisti, amici”. Massimo Pastore “ha chiesto ai suoi soggetti di farsi ritrarre prevalentemente in una fase di sospensione dalla vita, la solita vita. Molti sono infatti in vacanza, e nella valigia hanno forse pigiato aspettative, sogni, nuove possibilità. Oppure hanno trascinato fino alla meta una zavorra, e adesso sono pronti a scaricarla. Chi può dirlo? E soprattutto chi può sapere fino in fondo cosa accade nell'animo di chi arriva in una città – Napoli - che non è mai neutrale e che, nel bene e nel male, può farti ubriacare ed illudere?”.
Mostra realizzata con il sostegno di Galleria PrimoPiano Napoli e Officina Italian Design
Appuntamenti: Giovedì 4 dicembre 2014 ore 11.00 Massimo Pastore terrà una Lecture all’Accademia di Belle Arti Bari
Opening: Museo Nuova Era: 05 dicembre 2014 h.18,00 -
Opening: Galleria Bluorg: 05 dicembre 2014 ore 21,00 -
Durata: 6 dicembre 2014 - 11 gennaio 2015
www.museonuovaera.it - www.bluorg.it
La Galleria Museo Nuova Era e la Galleria Bluorg presentano il progetto fotografico “As You Like It” di Massimo Pastore, unite in una contemporaneità espositiva per creare una relazione e un itinerario che per i visitatori/ospiti, con un duplice percorso, si trasformerà in viaggio nel viaggio, narrazione della narrazione. Quello esperito nella Galleria Museo Nuova Era sarà un percorso che farà entrare il visitatore/ospite, in una traslazione emozionale ed esperienziale, nelle aree comuni di quest’opera che nasce site specific ab origine e reitera, in questa esecuzione barese, la sua natura in un processo dove il progetto si ri-trasforma. L'altro passaggio sarà messo in scena alla Galleria Bluorg, luogo dove saranno allestiti i momenti più intimi e privati, quelli delle stanze, che i personaggi di quest’opera composita hanno scelto quale luogo di svelamento delle proprie esistenze.
La simultaneità espositiva e la distanza geografica delle due gallerie baresi s’intersecano alla Galleria PrimoPiano di Napoli che è stato il luogo dove tutto quanto è stato realizzato dall’artista nel corso di sette anni.
Dal testo di Anita Pepe: “[...] il ciclo trova unità come racconto – e non puro catalogo - di reazioni. Come ci comportiamo quando veniamo sedotti dalla libertà (vigilata) di essere protagonisti e co-autori? I criteri concordati dovrebbero rassicurarci, ma... sappiamo ancora scegliere non tanto il modo in cui vogliamo essere rappresentati, quanto quello che ci rappresenta? C'è chi abbatte le barriere mettendosi a nudo; chi coglie la palla al balzo e si trasforma in performer; chi gioca; chi fissa o distoglie lo sguardo. Esibizionismo, pudore, estro, provocazione, fuga, soggezione. Come si entra in casa d'altri, sapendo che quella casa rappresenta, metaforicamente, il suo mestiere d'artista? Come ci si colloca il proprio corpo? Il pubblico entra lentamente nel gioco, provando per prima cosa a indovinare le relazioni tra quei volti, quei piedi, quegli occhi, e le loro identità. Fratelli, amanti, turisti, amici”. Massimo Pastore “ha chiesto ai suoi soggetti di farsi ritrarre prevalentemente in una fase di sospensione dalla vita, la solita vita. Molti sono infatti in vacanza, e nella valigia hanno forse pigiato aspettative, sogni, nuove possibilità. Oppure hanno trascinato fino alla meta una zavorra, e adesso sono pronti a scaricarla. Chi può dirlo? E soprattutto chi può sapere fino in fondo cosa accade nell'animo di chi arriva in una città – Napoli - che non è mai neutrale e che, nel bene e nel male, può farti ubriacare ed illudere?”.
Mostra realizzata con il sostegno di Galleria PrimoPiano Napoli e Officina Italian Design