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Maghreb - Il Marocco attraverso gli occhi di Pino Settanni
Autore: Redazione
- Pubblicato il 27/02/16 - Categoria
Mostre
Matera. Il museo della Fotografia "Pino Settanni" inaugura il 20 marzo alle 17 una mostra dedicata al fotografo di cui porta il nome dal titolo "Maghreb - Il Marocco attraverso gli occhi di Pino Settanni".
Domenico De Masi descrive così il progetto del grande maestro scomparso nel 2010:
"Per descrivere il Marocco io sociologo ho bisogno di dire che è un paese di 33 milioni di abitanti con una speranza di vita chenon arriva a settant’anni, mentre in Italia supera gli ottant’anni. Ogni marocchino dispone di un Pil annuo pro-capite di 3.000dollari, mentre ogni italiano dispone di 34.000 dollari.

Gli basta l’obiettivo - poeta impietoso e affettuoso - della sua macchina fotografica per offrirci tutta la ricchezza dei colori marocchini, la povertàdelle suppellettili, l’esperta mansuetudine dei vecchi, lo sguardo accusatore dei bambini, il mistero oppressivo delle donne, la desolata arsura dei paesaggi, la parsimonia ingenua dei commerci. Attraverso i suoi occhi, di anno in anno, Pino ci ha fatto guardare e capire con pari acume e genialità estetica il sottosviluppo del Mezzogiorno italiano e il mondo fantasmagorico del jet set, la sfolgorante arcaicità dell’Afganistan e quella più intima del Marocco.Se è vero - come sostiene Keats - che un’opera d’arte è una gioia creata per sempre, dobbiamo essere grati a Pino - genio generoso - per avercene donate a piene mani."
Domenico De Masi descrive così il progetto del grande maestro scomparso nel 2010:
"Per descrivere il Marocco io sociologo ho bisogno di dire che è un paese di 33 milioni di abitanti con una speranza di vita chenon arriva a settant’anni, mentre in Italia supera gli ottant’anni. Ogni marocchino dispone di un Pil annuo pro-capite di 3.000dollari, mentre ogni italiano dispone di 34.000 dollari.
In Marocco il 40% dei lavoratori è addetto all’agricoltura, mentre in Italia la percentuale è appena del 2%. Su ogni mille marocchini, solo 9 sono abbonati a Internet mentre in Italia sono 427. Pino Settanni, invece, non ha bisogno di cifre petulanti e spocchiose per descrivere la stessa realtà.
